“Manouche?!” “How don’t you know it? It is religion here in Lebanon”, esclamò il barista del Cafè Em Nazih del Saifi, il nostro ostello. “Manouche, and Fairouz in the morning”. Era il
“Comunque, il mio nome è Hassan”. Volevo atterrare seduta vicino al finestrino, come spero di fare ogni volta che raggiungo una nuova destinazione. Così avevo scomodato il mio gentile vicino, quella notte
Ogni giorno alle 11 in punto parte da Piazza della Libertà l’unica compagnia privata che accompagna i visitatori a David Gareja, la “Gareji Line”. Avevo individuato il mezzo attraverso dei forum su
L’itinerario sarebbe iniziato da Tbilisi, avrei noleggiato una macchina, forse una di quelle jeep sgangherate che i cataloghi dei rental cars online propinano a prezzi stracciati, e mi sarei diretta verso Batumi,
Eravamo in cerca di qualcuno, Elena ed io, quella mattina appena scese nella caotica stazione dei treni di Tbilisi. Così d’un tratto comparse Levani. Il suo cognome finiva in “-shvili”, ed era
La prima volta che andai in Georgia fu nel giugno 2018… Era una serata primaverile e fresca, a Baku. Si poteva ancora cenare con la finestra aperta in città, prima del soffocante
Ore 22.50. Nazareth, Galilea. Betharram Institute. Scrivo accanto alla finestra anni settanta della mia cella. La vista è sulla downtown di Nazareth, un tappeto di luci in lontananza abitato dalla comunità musulmana.
Nella Tel Aviv tanto tecnologica e avanguardista, quanto trasandata e orientale, cerco all’indomani il simbolo degli abbienti sionisti di inizio secolo, le case Bauhaus. Ce ne sono circa 4000 in tutta Israele,
Un banale mercoledì. Un volo a mezzogiorno, destinazione Tel Aviv. Erano le 9 del mattino, la compagnia di volo israeliana Elal chiedeva di presentarsi con tre ore d’anticipo. In coda con me